Apparecchio adoperato per asciugare i capelli – come si intuisce dal nome stesso – il casco asciugacapelli è costituito da un’asta regolabile fornita di ruote e da un casco dal quale fuoriesce aria calda. Casco che viene posizionato sopra la testa per un’asciugatura omogenea della chioma. Generalmente in dotazione di parrucchieri e saloni di bellezza – con un utilizzo, dunque, professionale – lo si trova anche nelle case, per un uso domestico: ciò grazie anche alla versione da tavolo che il commercio mette a disposizione, per una maggiore praticità nell’utilizzo stesso.
Perché garantisce un’asciugatura uniforme dei capelli in virtù della circolazione omogenea del calore, che non si concentra in una sola direzione: per un minore stress ed un maggiore benessere dei capelli stessi nel lungo termine. I caschi asciugacapelli più avanzati, poi, si avvalgono delle tecnologie maggiormente innovative, come quella agli ioni, e possono essere forniti di diverse funzioni, come quella dell’aria fredda ad esempio, che fissa la piega.
Un ulteriore vantaggio derivante dall’acquisto del dispositivo è dato dal fatto che esso non richiede alcuna azione manuale e non affatica il braccio e la mano, come quando ci si serve del phon e della spazzola: basta infatti sedersi ed aspettare che i capelli si asciughino, magari leggendo la propria rivista preferita o ascoltando della buona musica, o, ancora, dedicandosi ad una veloce manicure. Per il massimo del relax.
Certamente le persone avanti con gli anni, che possono trovare difficoltoso – nonché talora doloroso – il sollevamento delle braccia, richiesto dall’asciugacapelli: acquistando l’apparecchio in oggetto, invece, basterà munirsi di bigodini e becchi d’oca e “prendere posto” sotto la campana per ottenere risultati ottimali in modo completamente autonomo. E – cosa non da poco – con l’utilizzo del casco asciugacapelli si scongiura il rischio di scottature a cuoio capelluto e a capelli, che con il trascorrere degli anni sono soggetti ad assottigliarsi.
Ma il dispositivo si rivela di estrema utilità anche per coloro i quali hanno chiome molto lunghe, e sono in difficoltà nel dare forma all’area dietro la testa, o particolarmente secche e crespe, come quelle ricce, danneggiate dalle elevate temperature dei phon. Ed anche la ricerca di un liscio perfetto e luminoso non sarà difficile da realizzare – e da pettinare e mettere in piega – in virtù della riduzione dell’effetto elettrostatico.
Più che di aspetti negativi, va sottolineato che rispetto al tradizionale phon, il casco asciugacapelli comporta un’estensione del tempo di asciugatura, risultando quindi una soluzione da “accantonare” per chi di tempo non ne ha molto.
Il casco asciugacapelli consente di realizzare morbide onde con i bigodini, ma anche capelli mossi o ricci in maniera naturale, se lo si usa in sostituzione del diffusore. È inoltre un’ottima soluzione per chi desidera beneficiare di un trattamento rivitalizzante o ristrutturante: esponendosi prolungatamente al calore diffuso, infatti, le cuticole dei capelli si aprono più facilmente, assimilando con maggiore efficacia le sostanze nutritive degli impacchi.
Il dispositivo in oggetto è indicato sia per asciugature brevi che lunghe, e per capelli fini, tendenti alle doppie punte, trattati o sfibrati. Laddove invece il phon rappresenta la scelta più adatta per asciugature brevi, e per chiome sane e robuste, che ben sopportano le alte temperature.
Differentemente dal casco asciugacapelli, questi apparecchi indirizzano alte temperature su singole sezioni dei capelli, che inevitabilmente si danneggiano con un uso continuato nel tempo dei predetti apparecchi. Asciugacapelli manuali ed arricciacapelli possono infatti rivelarsi talora aggressivi sulla cute sensibile e sui capelli sottili.
No, il casco asciugacapelli è piuttosto silenzioso rispetto al tradizionale phon, e non genera particolare disturbo nell’ambiente.
In considerazione dei numerosi modelli messi a disposizione dal commercio, il punto di partenza è dato dalle proprie necessità, relative in primo luogo alla tipologia di apparecchio di cui si necessita. Un aspetto, questo, che si collega strettamente alla questione-spazio: se quest’ultimo scarseggia, infatti, il suggerimento è quello di veicolare il proprio acquisto verso un casco asciugacapelli da tavolo, richiudibile ed agevolmente trasportabile. E perfetto anche per una vacanza. Oppure verso una cuffia asciugacapelli, presente sul mercato in due modelli, con motore integrato e da collegare al phon: soluzione più economica, sarà solo da sgonfiare e da ripiegare una volta terminata la piega.
Certo. Sono la tipologia e struttura di casco asciugacapelli, la potenza e la velocità, la temperatura ed il timer, le funzioni, i materiali e la tecnologia, il design e la praticità di utilizzo.
In commercio è possibile trovare due tipologie di casco asciugacapelli: rigido e morbido (anche detto cuffia asciugacapelli).
Presente abitualmente nei saloni di bellezza, è un apparecchio costituito da un’asta regolabile in altezza e da un casco in plastica rigida, al cui interno una o più ventole diffondono aria calda. Di solito la plastica è trasparente, per consentire un’adeguata visuale.
Dipende dal tipo di dispositivo, perché il casco asciugacapelli rigido può essere con stativo (o asta) e da tavolo.
Equiparabile agli apparecchi adoperati nei saloni di bellezza, rappresenta la soluzione ottimale per chi utilizza spesso i bigodini e desidera un’acconciatura sempre perfetta in ogni circostanza. Piuttosto ingombrante – può infatti raggiungere l’altezza di 1,80 m – il casco asciugacapelli rigido con stativo si compone appunto di uno stativo regolabile – perché tutti possano adoperarlo – e di una base mobile a quattro o cinque ruote piroettanti, per essere agevolmente spostato. Può prevedere inoltre un supporto per appendere il casco alla parete.
Perfetta soluzione salvaspazio, può essere tranquillamente posato sul tavolo durante l’utilizzo, rivelandosi pertanto ottimale tra le pareti domestiche. È fornito di una base non regolabile, solitamente di altezza non superiore ai 40 cm, e di un braccio inclinabile che regge il casco; quest’ultimo di solito si richiude su sé stesso, mentre la base è dotata di vani ospitanti la spina con il cavo. All’estremità, infine, è presente una pratica maniglia per il trasporto.
Sorta di cuffia in plastica morbida e termoresistente, si indossa sulla testa, avvolgendo la chioma bagnata; con l’emissione di aria calda si gonfia e prende la forma di un casco, al cui interno il calore si propaga in modo omogeneo su tutti i capelli. Di costo ovviamente più contenuto del casco asciugacapelli rigido, è una tipologia adatta per un utilizzo strettamente domestico.
Anche nel caso del casco asciugacapelli morbido, come in quello rigido, è possibile distinguere due tipologie di struttura, in base all’apparecchio di riferimento: cuffia asciugacapelli con motore integrato e da collegare al phon.
Versione di casco morbido più ricercata, è una cuffia che grazie al motore con ventola integrato genera in modo autonomo il flusso d’aria calda destinato ad asciugare la capigliatura. Simile al casco asciugacapelli rigido per la presenza di diverse funzioni importanti (come, ad esempio, la regolazione dell’intensità), se ne differenzia tuttavia per l’ingombro, di gran lunga più contenuto.
Scelta dal costo in assoluto più ridotto, è priva di motore e dunque non capace di generare autonomamente aria calda. Siamo in presenza di semplici cuffie in plastica a cui va collegato un tubo elastico, da fissare alla bocchetta di un phon: ne consegue che le loro prestazioni dipendono completamente dal predetto phon e dalla sua potenza.
Dipende dalle proprie, specifiche, esigenze. Chi è alla ricerca di un casco asciugacapelli dalle prestazioni elevate troverà nell’apparecchio rigido con stativo (se si dispone di spazio sufficiente) o nella cuffia asciugacapelli con motore integrato (se si predilige un casco di scarso ingombro) le soluzioni da preferire; chi invece intende adoperare l’apparecchio in oggetto in maniera sporadica e non sostenere una spesa eccessiva, vedrà nella cuffia da collegare al phon la scelta migliore per sé.
Misurata in watt, la potenza è un parametro di estrema importanza, poiché da essa dipendono le prestazioni dell’apparecchio e la velocità dell’asciugatura, elementi di rilievo ai fini della scelta del modello più adatto per le proprie esigenze.
Dipende dallo specifico modello di riferimento: in linea generale gli apparecchi di maggiore potenza sono quelli con casco rigido, che vanno da 900 watt a 1800 watt circa, laddove invece le cuffie con motore integrato si aggirano intorno ai 600 watt. I caschi asciugacapelli destinati ad un utilizzo professionale, infine, possono arrivare sino a una potenza di 2000 watt.
Come è facilmente intuibile, un wattaggio maggiore comporterà un più forte getto d’aria prodotto dal motore ed un’asciugatura dai tempi più ridotti, tempi che saranno al contrario più lenti in presenza di un wattaggio minore.
Generalmente un wattaggio elevato si rivela particolarmente indicato per chiome molto lunghe o spesse, in considerazione dei minori tempi di asciugatura assicurati, laddove invece capelli corti o sottili – o anche scarso interesse per un’asciugatura più rapida – vedono preferibile un wattaggio inferiore. Attenzione in ogni caso alla propria scelta, perché una potenza maggiore vorrà dire non solo maggiori prestazioni, ma anche maggiori costi e consumi energetici.
Intesa come potenza del flusso d’aria, la velocità si misura in numero di giri per minuto, ed è relativa alla velocità di rotazione delle ventole interne. Tra i 1000 ed i 1500 giri/min, in alcuni casi può essere gestita in maniera autonoma in virtù di diverse possibilità di regolazioni, da 2 a 5. Il predetto flusso d’aria può essere fisso e diffondersi in una sola direzione, oppure di intensità variabile e indirizzabile verso un determinato lato a scelta.
Molto, perché permette un adattamento ideale ai capelli. Selezionabile di solito attraverso una manopola o dei pulsanti, va da un minimo di 25 °C ad un massimo di 75 °C, possibilità, questa, che in determinati apparecchi si combina con la velocità, per un’asciugatura dolce, normale o veloce, da scegliere a seconda della lunghezza dei propri capelli o della tipologia di trattamento che si desidera eseguire.
Molto utile per impostare i tempi di asciugatura (l’intervallo temporale di solito impostabile va da 0 a 60 minuti), nei modelli più innovativi prevede che il casco asciugacapelli si spenga quando è terminato il tempo da trascorrere sotto l’aria calda. Così da impedire che il casco stesso venga adoperato troppo a lungo, rovinando i capelli.
Sì, perché arricchiscono il dispositivo, andando a incidere sulla maggiore o minore praticità di utilizzo del dispositivo stesso. Rappresentano, dunque, un parametro di tutto rispetto da considerare in sede di acquisto.
Generalmente un casco asciugacapelli presenta le seguenti funzioni:
- Selezione della temperatura
- Selezione dell’intensità
- Aria fredda
- Spegnimento automatico
La selezione della temperatura permette la regolazione della temperatura stessa in base alle preferenze del singolo utente: si va da due impostazioni – o nessuna – nei modelli entry level, a quattro in quelli più costosi. La selezione dell’intensità, propria degli apparecchi più ricercati, consente invece di selezionare la velocità del getto d’aria emesso mediante la ventola. E l’intensità del getto d’aria influisce non solo sulla velocità dell’asciugatura, ma anche sul tipo di messa in piega che si desidera ottenere: per capelli lisci o da lisciare, infatti, è necessario un getto potente, getto che è preferibile sia ridotto al minimo in presenza di chiome mosse o ricce.
Presente nei caschi asciugacapelli più avanzati – ed attivabile di solito con uno specifico tasto – è una funzione che permette di fissare, con un breve getto d’aria fredda, l’acconciatura appena realizzata.
È una funzione – caratterizzante di solito i caschi asciugacapelli più costosi – che prevede lo spegnimento automatico dell’apparecchio dopo un certo limite di tempo, generalmente 60 minuti, per garantire una maggiore sicurezza di utilizzo dell’apparecchio.
Proprio come i tradizionali phon, anche i caschi asciugacapelli più innovativi si caratterizzano per la presenza di tecnologie – o materiali – di aiuto nella riduzione dei danni cagionati dalle alte temperature, così come nel mantenimento della morbidezza e luminosità dei capelli.
La tecnologia agli ioni e il rivestimento in ceramica e/o tormalina.
Caratterizzante determinati modelli, la tecnologia agli ioni consente di eseguire un trattamento ai capelli durante l’asciugatura. Un meccanismo interno produce ioni negativi, che frammentano le particelle d’acqua presenti sul fusto, capace di assorbirle con maggiore facilità. In questo modo le fibre dei capelli risultano idratate in profondità, e l’antiestetico “effetto crespo” si riduce, in quanto i predetti ioni negativi eliminano l’elettricità statica delle chiome.
Una griglia motore rivestita di ceramica e/o tormalina costituisce un indubbio vantaggio. La ceramica raggiunge infatti velocemente le alte temperature e diffonde il calore uniformemente, così da ridurre al massimo lo stress termico per i capelli. E la tormalina, che produce ioni negativi, favorisce l’idratazione e rende la capigliatura maggiormente lucente.
I materiali di realizzazione del casco asciugacapelli sono l’acciaio inox di alta resistenza per il contatto con gli elementi riscaldanti, e la plastica ABS per tutti gli altri elementi: plastica solida e resistente agli urti, essa garantisce prestazioni ottimali a livello di durezza, stabilità dimensionale, resistenza al calore ed al deterioramento causato dal contatto con sostanze corrosive. Per quanto concerne invece il design, l’evoluzione che ha segnato negli anni il dispositivo in oggetto ne ha tuttavia conservato la tradizionale forma arrotondata e leggermente bombata.
Molto, perché è relativa a tutte quelle caratteristiche che rendono l’apparecchio più o meno pratico da adoperare.
Innanzitutto alle dimensioni, e quindi all’ingombro del casco asciugacapelli: se si dispone di poco spazio in casa, è preferibile optare per un dispositivo rigido, ma portatile, oppure per una cuffia asciugacapelli, da piegare e riporre in un cassetto dopo l’uso. I caschi asciugacapelli con stativo, difatti, sono parecchio ingombranti, e necessitano di un apposito luogo in cui andranno sistemati dopo l’uso stesso. Va poi valutata anche la lunghezza del cavo, che se eccessivamente corto, potrebbe essere di ostacolo ad un utilizzo agevole; così come l’ampiezza della campana, che deve essere tale da poter posizionare la propria testa comodamente, anche in presenza di bigodini di dimensioni maggiori di quelli comunemente adoperati.
Gli attuali modelli presenti sul mercato sono assai semplici da utilizzare, anche in modo completamente autonomo nella comodità della propria casa: una volta selezionata l’altezza e la posizione dell’apparecchio, è sufficiente infatti impostare la temperatura, sedersi sotto la campana da cui proviene il getto d’aria calda, ed attendere il tempo occorrente alla lunghezza dei capelli ed alla messa in piega che si desidera. Se il casco è fornito di timer, si spegnerà automaticamente alla fine del processo, altrimenti lo spegnimento avverrà manualmente, nel momento in cui lo si ritiene appropriato.
Una volta disinserito il cavo dalla presa elettrica, bisogna pulire la scocca – sia all’interno che all’esterno – con un panno umido, aggiungendovi qualche goccia di alcool denaturato nel caso in cui tracce di tinta o altri residui risultassero difficili da eliminare. Il filtro posteriore (cioè la parte inserita nella scocca della campana, che funge da copertura alle ventole ed al motore), se removibile andrà estratto e pulito con frequenza, onde evitare un accumulo, con il tempo, di polvere e fibre.
Il casco asciugacapelli va ovviamente adoperato per i suoi specifici scopi, nelle modalità e nei tempi stabiliti dalle aziende produttrici. Una nota importante, in merito, è per gli apparecchi professionali: in considerazione degli utilizzi intensi e reiterati a cui sono soggetti, può infatti essere necessario attendere che si raffreddino un po’ prima di utilizzarli nuovamente, onde scongiurare il rischio di un surriscaldamento.
Per motivazioni di sicurezza, infine, è opportuno che l’apparecchio in oggetto – sia in casa che nel salone di bellezza – si trovi distante da impianti idraulici diretti (un lavandino o una doccia, ad esempio).
Variabili a seconda della tipologia di dispositivo e delle caratteristiche che gli sono proprie, i prezzi di un casco asciugacapelli vanno da circa 30 Euro a circa 200 Euro, ma possono essere anche superiori.
Babyliss, Ridgeyard, Sanquiao, Krups, Labor Pro, MP Air, Eurocosmetics, Grundig, sono nomi a cui fare riferimento per una buona scelta. L’importante è veicolare sempre il proprio acquisto verso un brand noto, che garantisca qualità ed affidabilità del prodotto.
Il casco asciugacapelli lo si trova nei negozi specializzati ed in quelli di elettrodomestici e di cura della persona, ma anche online, dove è possibile trovare buone offerte. La scelta, come sempre, è personale, e dipendente anche dalle proprie abitudini di acquisto.