Il casco asciugacapelli è tornato nell’uso quotidiano dopo aver rappresentato l’icona dei saloni di bellezza per decenni oltre 60 anni fa. Oggi non è più in uso solo nei centri di parrucchieri ma viene comunemente usato anche in casa. Modelli sempre più maneggevoli ed economici sono presenti sul mercato, ma andiamo a vedere per prima cosa il modello che si utilizza con un phon.
Casco asciugacapelli da collegare al phon
I caschi asciugacapelli si dividono in due macro categorie, ci sono quelli rigidi che vedremo e quelli morbidi. Questi sono in tessuto resistente al calore, ai danni dell’usura e di solito sono in poliestere. Sono molto leggeri e pieghevoli.
Il casco senza motore integrato funziona allo stesso modo però ha bisogno di essere collegato al phon. Il bocchettone di questo viene inserito nel tubo e l’aria emessa dall’asciugacapelli manuale entra nel tubo e va a gonfiare la cuffia.
Il vantaggio della cuffia senza motore è di essere estremamente più economica delle altre, molto leggera e adatta al viaggio. Di solito è fornita con una custodia da viaggio. É poco ingombrante e può essere riposta in spazi ridotti e in valigia.
Per quanto riguarda l’uso è necessario tenere il phon con una mano ma si può anche tenerlo appoggiato su un ripiano per avare così entrambe le mani libere. Questo consente una seduta in totale relax anche dedicandosi ad altre attività, come la lettura o la manicure.
Perché scegliere di acquistare una cuffia asciugacapelli?
Il primo vantaggio lo abbiamo visto. Ci si può sedere comodamente, rilassarsi senza stancare le braccia e ottimizzare i tempi facendo anche altro.
Un altro vantaggio è dato dal tipo di asciugatura. Questa è delicata e non va a stressare i capelli come la consueta asciugatura con il phon potrebbe fare a causa di temperature estreme concentrate su una parte di testa ala volta. Quindi una temperatura costante e confortevole che non stressa e non secca il capello.
Infine possiamo aggiungere tra i benefici delle cuffie la possibilità di ottenere una piega perfetta senza dover recarsi dal parrucchiere. Basterà scegliere la dimensione dei bigodini e il gioco è fatto.
Con una spesa minima, anche il casco senza motore, che è una cuffia con effetto diffusore, ci regala una pettinatura impeccabile.
Altre tipologie di casco asciugacapelli
Oltre alle cuffie in tessuto morbido esisto i classici caschi rigidi in plastica resistente all’urto. Questi possono avere uno stativo oppure essere da tavolo.
L’unico svantaggio è che sono piuttosto ingombranti oltre che meno economici delle cuffie e di quelli da tavolo.
Gli ultimi modelli però hanno una struttura in carbonio super leggera, fino al 30% più leggeri dei classici caschi su ruote. Sono più sottile e maneggevoli. Hanno un design evoluto ed elegante. Un po’ più impegnativi per le tasche ma adatti ai saloni di bellezza più all’avanguardia.
Infine esistono modelli con braccio da muro, ovvero fissati alla parete. Il braccio è comunque estendibile e quindi adattabile alle diverse esigenze.
Sistemi di funzionamento del casco asciugacapelli: classico, ionizzazione o infrarossi
Il casco tradizionale ha un motore il quale aziona delle ventole che sviluppano l’aria riscaldata dalla resistenza. Funziona come tutti ben sappiamo con aria calda.
Il sistema di ionizzazione invece è un sistema che attraverso ioni negativi asciuga i capelli.
Grazie ad un ago caricato elettricamente che emette ioni. Questi separano le particelle dell’acqua riducendole così da poter penetrare nel tronco del capello. L’acqua invece che nebulizzarsi nell’aria va ad idratare i capelli.
Ultimo ritrovato della tecnica è il sistema ad infrarossi, il più evoluto e moderno oggi disponibile. I raggi emessi dalle lampade scaldano e asciugano in maniera uniforme, senza colpi d’aria. Con il vantaggio che la piega viene fissata grazie al calore che è delicato ed omogeneo.
La ragione più importante per utilizzare un casco ad infrarossi è che questo fissa il colore.
Ideale quindi per chi vuole ottenere una tinta uniforme, questa viene assorbita altrettanto uniformemente. La perdita di colore che si riscontra è minima.